lunedì 25 gennaio 2010

Ancora neve..


Inizio a provare nausea per la neve che qui continua a scendere, se ne sarà accorto, il signor Tempo, che è il 25 di gennaio e che forse forse se la smette di buttar giù cristalli di ghiaccio va bene lo stesso?

E sono anche vagamente stanca di questa gioventù che non sa parlare in italiano, che vive senza h ma con un sacco di k, e che urla ti amo a chiunque abbia la presunzione di definirsi loro amico.

E per non farmi mancare niente inizio ad odiare l'Archivistica. Oh, non penso di aver ancora studiato nulla di più inutile. Pagine e pagine spese per spiegare come dovrebbe essere strutturato un archivio per poi terminare dicendo che tanto qui in Italia noi facciamo in maniera diversa. Come in ogni cosa, d'altra parte.

Eppure c'è un senso di serenità anche in questo.. La neve che mi ricorda che tra poco sarà primavera, la stagione che preferisco. Ci alleggeriremo dei cappotti, e torneranno i foulard colorati invece delle sciarpe pesanti. I colori torneranno ad essere vivaci e torneranno ad esserci le giornate un pò più lunghe, solari.. Allegre.

I ragazzi che vedo in giro che mi ricordano che tra poco (oddeo, poco per modo di dire) ci sarà un altro campo. E non riesco a non sorridere pensando che animerò, di nuovo, anche se per poco. E pensare che c'è mancato poco che andassi a fare un lavoretto con i bimbi anche qui.

E anche nello studio dell'archivistica trovo lati positivi. Il riuscire a rendere mia una materia, l'accorgersi ogni giorno di più, ogni esame che passa, che questa è la mia strada. Questa e non un'altra. E' una cosa che lascia addosso una meravigliosa sensazione. E poi tra un mese le lezioni che ricominceranno, finalmente. E se nulla cambierà allargheremo ancora di più il nostro raggio di azione.

E non riesco a non sorridere alzandomi al mattino, tuffandomi nell'ennesima giornata. Amando il silenzio rotto dai miei pensieri fin troppo rumorosi e dalla musica. Godendomi il tempo che ho.

Eppure.. "..oggi dovevo studiare e invece ho pensato a te.."
Quante cose non capisco, quante cose vorrei dire e chiedere e dire, ma aspetto, convinta che il tempo faccia molte cose senza che noi gli prestiamo attenzione. Chiudere una porta è sempre difficile, e a volte nemmeno troppo giusto.

"Non mi aspetto che tu capisca il mio silenzio, se già non hai capito le mie parole."

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