martedì 12 gennaio 2010

Parole


Inspira, espira, sorridi.

Quante cose che vorrei dire, o meglio, scrivere, perchè dirle non si può, non più almeno. Quante cose che sono state capite male, da me e da altri. Quante poche parole basterebbero per aggiustare un vaso rotto, come se fossero colla.

E invece sto qui, in silenzio. A sorridere con l'amaro in bocca. Rispettando le mie scelte, le scelte degli altri. Le opinioni di che è così diverso da me.

E spero, nel profondo, che un giorno inventino una macchina per entrare nella testa delle persone, per capirle, per vedere davvero come sono, cosa pensano. E spero che qualcuno la vorrà usare su di me per capire quanto bene io.. [ cancellato ]

Che cosa odiosa non riuscire a dormire, svegliarsi nel cuore della notte pensando che, oddio, sta accadendo davvero! E invece no. Non stai precipitando perchè qualcuno ti ha spinto giù, non stai piangendo di fronte alla professoressa e no, non sei su quella panchina.

Non pentirsi delle proprie scelte, mai. Una delle regole principali per sopravvivere. Fino ad adesso di una sola grande scelta mi sono pentita. Ma delle altre no. Forse sbaglio, o forse no. Ma ogni scelta fatta ha comportato delle conseguenze, più o meno difficili da accettare, ma sempre pensate prima. Rischi che a volte si vuole, o si deve, correre.

Cambiare. Cambiare dentro e guardarsi da fuori. E accorgersi che.. [ ... ] si è rotto davvero.

Durezza, cattiveria, freddezza, stronzaggine e logicità. Sono tutte cose di cui vengo accusata. E quanto vorrei gridare di guardarsi dentro prima di accusare gli altri. Ma.. anche in questo caso, sto zitta. Se parlassi verrei accusata di.. mha.. egocentrismo? [ fanculo ]

Urlare al mondo le colpe degli altri, urlarle così che tutti possano vederle, sentirle, è solo un modo per evitare che chi ci guarda veda le nostre di colpe. Voglio imparare a chiedere scusa. [ e sentirmi chiedere scusa ]

Fastidio immenso nel vedere che, come in tutte le cose, il lavoro che tu svolgi dietro, in anni, in silenzio, accettando e subendo, viene preso da chi appare solo ora, magicamente. E tu che ti sei fatto il culo vieni cacciato via in favore di chi con poche parole appare migliore di te. In favore di chi NON sa, NON conosce. Ma si atteggia. Politica, è solo politica Anna. Politica delle relazioni amorose, lavorative, interpersonali. Tanto è sempre così. Quando viene costruito un bel palazzo non viene dato merito a chi ha scavato, messo le pietre una sopra l'altra, sudato, no. Il merito se lo prende chi ha messo i soldi e la firma. Il merito se lo prende chi non se lo merita.

Considerazioni spicciole prima di dormire sul fatto che nella mia vita precedente devo essere stata davvero cattiva per meritarmi questo. E che altri devono essere stati santi, per bilanciare e avere ora la felicità. Bho. Giustamente, mi vien fatto notare, c'è anche chi muore a ventanni. E forse, davvero, è il caso di ridere di ciò che si ha..

E di ciò che non si ha.

"..Ama per sempre, sbagliati.. Ridi di niente.."

Con la speranza che nessuno si senta toccato dalle mie parole che sono rivolte, egoisticamente, solo a me stessa.

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