giovedì 31 dicembre 2009

2009


Per essere l'ultima giornata del 2009 ne son già successe di cose.

Svegliarsi con un messaggio inaspettato che fa sorridere, ma con sogni e incubi nella testa.

Il mal di testa che da questa mattina mi accompagna mi chiude lo stomaco e.. di nuovo, mancanza di appetito. Passerà.

Aspettare questa serata con un pò di ansia e felicità. Mettere insieme persone diverse, la mia famiglia. Accorgersi di qualche mancanza ma non volerci pensare.

Scontrarsi con la frizione che non funziona, le persone che non sorridono, i pensieri che volano.

Piangere ora, per non piangere domani.

Buona fine del 2009 e buon inizio del 2010.

mercoledì 30 dicembre 2009

Musica


"La verità è che l’amore mi ha bruciato
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato
e me ne stavo seduto sul mio prato a guardare le stelle nel cielo
la verità è che l’amore mi ha bruciato
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato
E ora sono seduto sul mio prato a guardare una rosa che cresce

La verità è che io non ho amato
quand’ero piccolo io non ho amato
E ora starò da solo a guardare l’aria del mare senza più tornare
e fermerò il tempo e lo spazio e con lo sguardo attento guarderò lontano niente
Prima viene la pietra che non beve e non mangia
poi viene il cielo il cielo che non ha la forma
poi viene l’albero che non teme l’inverno
poi viene il sole il sole che mai si spegne
poi una luce ancora che sta su un muro in campagna
poi una coccinella che vola di fiore in fiore
e vorrei essere il sole che sta scaldando una ragazza
che prende il sole sulla spiaggia che è lucente e splendente

la verità è che la musica mi ha salvato
quand’ero piccolo la musica mi ha salvato
e me ne stavo seduto sul mio prato ad ascoltare il mangiadischi cantare
la verità è che la musica mi ha salvato
quand’ero piccolo la musica mi ha salvato
e ascoltavo mia madre parlare, mio fratello giocare e l’universo a girare
e me ne stavo da solo a sognare in ripostiglio a giocare con i soldatini a giocare"


Occhi. Porte che si chiudono e.. qualcosa di nuovo nell'aria.. come un sorriso sopra una cioccolata calda.

Fidarsi, a pelle.. Donarsi, e rischiare.

Chissà..

martedì 29 dicembre 2009

Amicizia


Gli amici non si misurano da quanto li vedi, ma da come li vedi.

Ho perso un pezzo di me, ma ne ho ritrovati molti altri.



domenica 27 dicembre 2009

Bisogni e desideri


"..Incazzarti fa solamente allontanare da te le persone, non fa certo venir voglia di cercarti.."

L'impressione che ho è quella di essere su uno scivolo, e non serve a niente tentare e aggrapparsi per non cadere, alla fine non riesco a fare presa e scivolo giù, sempre più in fretta. E quando mi giro indietro per chiedere aiuto non riesco a vedere le mani tese verso di me e così penso che chi sta in cima non mi voglia accanto a se.

Sembra che tutti fuggano da me, sembra che chi amo di più fugga da me, e alla fine rincorrere e giustificare ogni cosa dubito serva. "..ha ragione, pensaci.." E se invece ciò che vedo fosse proprio così? Se fosse semplice e lineare?

Come una foto. Quello che vedi è quello che è. Ed è inutile girare la carta per cercare il retro dell'immagine, il significato nascosto. Vedrai solo un foglio vuoto.

Un ti voglio bene è un ti voglio bene, ma un non ti voglio resta un non ti voglio. No other way.

Il bisogno di sentirsi accettati e amati dagli altri fa fare cose molto stupide. Fa rinunciare. Fa chiudere gli occhi di fronte a cose palesi. Fa stare male. Fa pensare di essere sbagliati quando a volte ad essere sbagliati sono gli altri. E non sempre e solo noi.

Affrontando a testa alta anche questa folata di vento sconfortante con la consapevolezza che prima o poi passerà. Infondo tutto passa.

Ho come l'impressione che la gabbia mi stia nuovamente attirando a se.

lunedì 21 dicembre 2009

What else?


Nonostante le mani ghiacciate, nello stadio prima del totale distaccamento, mi va di scrivere, di svuotare la testa dai miei pensieri e di sentirmi più leggera..

Fuori nevica. Ed è meraviglioso sentire il rumore della neve appena caduta sotto i propri piedi, assaggiare la neve che "a Torino non si può perchè è smoggosa" e vedere i fiocchi davanti ai propri occhi.

Ho scoperto cosa si prova ad essere trasparenti, a non essere nessuno, o magari anche ad essere un qualcosa di fastidioso, da guardare con astio, come se fossi un insetto. Ho imparato a mettermi "dall'altra parte". Dalla parte di chi chiede, e non di quella di chi risponde in maniera, tra le altre cose, sempre uguale. Un'esperienza strana e interessante, e assolutamente da rifare. Per capire, per provare, per pensare.

Ho preso la mia seconda cioccolata con panna della stagione in compagnia di un ragazzo pieno di domande, risposte, idee, colori. Ma anche pieno di ricordi, che non si possono cancellare, ma solo rendere meno dolorosi. Ho provato il disagio di venir "scrutata" negli occhi. E la meraviglia nell'accorgermi che farsi "guardare dentro" non è poi così brutto. E andare a letto ghiacciata come un pinguino ma con la sensazione di essere allegramente brilla è davvero bello. E inusuale.

Ho passato una giornata bella e rilassante con un'amica alla quale finalmente ho fatto vedere un micro pezzetto del mio mondo. E nonostante la neve e i treni siberiani siamo riuscite a vederci e a ridere e parlare un pò.. E ora ho un nuovo libro da "studiare" per capire gli uomini.. Si, io penso che una rana e una gufa possano essere grandi amiche. Anzi, già avviene, quindi..

Ho provato sensazioni nuove, alcune dimenticate, altre semplicemente vecchie. Ho abbracciato sentendo qualcosa di strano. Ho sorriso augurando buon natale e ho riso pensando a cose inquietanti in compagnia.

E sto provando, dopo tanto tempo, quella bellissima sensazione di felicità che ti fa dire..

..non ho bisogno di null'altro..

martedì 15 dicembre 2009

Occasioni perse, occasioni prese.


Penso che la vita ci dia occasioni ogni volta che respiriamo.

E anche quando un'occasione ci sembra persa e stupidamente stiamo male per questo, dopo ci accorgiamo di come la vita ci dia altre occasioni, forse migliori, forse peggiori, ma ci da occasioni ogni secondo.

La vita è una cosa strana.

E oggi penso che il destino guidi i miei piccoli passi sbilenchi nel mondo.

Smile.

lunedì 14 dicembre 2009

Sorridere



Ho appena capito la vita è fatta di scelte che facciamo noi. Noi e nessun altro. E ho appena deciso che la mia scelta di oggi sarà sorridere, perchè non c'è
nulla per cui valga la pena non farlo.

"Perchè sei viva, viva così come sei.."

E poter
guardare fuori dalla finestra e vedere il cielo bianco e lattiginoso. E poter annusare il profumo della lana mentre la si lavora. E poter chiaccherare con mio padre mentre entrambi lavoriamo. E passare più di mezzora al telefono progettando regali e spostamenti.

Queste sono cose per le quali
dover sorridere.

domenica 13 dicembre 2009

Innesto


Non so, stavo pensando ad altro quando mio padre si è messo a parlare dal nulla di giardinaggio, leggendo da internet che non so bene quale pianta va potata a dicembre lasciando solo dieci centimetri di fusto dal terreno.

Lo so, il paragone è troppo semplice, ma i rapporti umani sono come le piante, no? Durante le feste, al posto di fare regali a tutti, tagliamo i rapporti che stanno marcendo, o avvizzendo e lasciamo solo pochi centimetri di quello che ne resta.

Ci sono dei momenti in cui sorridere è difficile, sopratutto quando ci si accorge del tempo che passa, e di come noi siamo in grado di usarlo nella maniera peggiore. Nei nostri silenzi, nei litigi. Nel rovinare i rapporti lunghi, belli, caldi e nell'accontentarsi di rapporti che forse, come le foglie in autunno, dovremmo essere capaci di buttare via.

In questi giorni sono stata tanto nel mio silenzio, chiusa, facendo del male a chi mi vuole bene e anche a me stessa. E ora, nonostante tutto, la voglia di stare nel mio guscio, al caldo, avvolta nelle coperte, è forte. Nel silenzio.

Perchè è brutto quanto ti senti.. evitata.

..meglio finire qui..

martedì 8 dicembre 2009

Neve



Sono di nuovo qui, a valle..

Ho davanti agli occhi una foto che mi colpisce e mi punisce, in un certo senso.
Sfondo nero, una gabbia, un divano, una ragazza. Lo zoom che si avvicina e mi fa vedere il suo volto. Sono io.

Torno a casa con quella foto. Con altre foto di sorrisi e mani e abbracci e smorfie strane. Torno a casa con tanti pensieri pesanti, davvero moltissimo. Io devo aprire quella gabbia, qualcun altro guarda da fuori una casa che crolla, altri ancora volano via.

Si torna a casa, pieni di amore, di affetto e di voglia di donarsi raccontandosi a chi non c'era. E si ottengono porte chiuse malamente in faccia. Si ottengono insulti e ci si accorge che nulla è cambiato. Che sono cambiata io dentro, tantissimo in poco tempo, ma qui il mondo è sempre uguale, sempre lo stesso.

Ma la corazza che su ho tolto e che ho rimesso per difendermi dal mondo che c'è qui mi protegge, mi fa scivolare addosso anche i vaffanculo che arrivano come pioggia, veloci, caldi, uno dietro l'altro. E si va avanti..

Quante lacrime in questi giorni, positive, addolorate. Quante lacrime che hanno bagnato spalle di persone che passavano, che mi hanno cercata, che ho cercato. Questo è stato un Campo terribilmente bello e faticoso. Che mi ha lacerata in due, poi mi ha ricucita e ora sono pronta a ripartire. Con qualcuno che mi prende in braccio e mi aiuta a camminare quando non ce la faccio da sola.

Sentirti contadino e albero che tenta di vivere senza il suo contadino, che in questi giorni ha pensato di morire ma poi si è accorto che accanto a se aveva altri alberi pronti a sostenerlo..

Quante parole vogliono uscire dalle mie dita e scriversi qui.. Quanti sorrisi vorrei far vedere al mondo per far capire quando bello è amare ed amarsi..

Un enorme grazie ai miei fratelli. Quello vero, reale, che mi ha guardato con gli occhi lucidi, che ha sfondato un muro e che mi ha visto piangere. E quelli che ormai lo sono diventati, che qualcuno ha deciso di mettere sulla mia strada, come piccoli, dolcissimi doni..

Per voi, per i miei alberi, per i miei contadini.. Grazie.


venerdì 4 dicembre 2009

Fogli


Cerchi nelle cose che riempiono la stanza accorgendoti che c'è un casino immane.. E mentre guardi dentro ai fogli pensando che forse li c'è qualcosa che può servirti ecco che spunta fuori un foglio, diviso in due parti, con due grandi disegni.. uno zaino e un cestino..

Quanti anni ha? Tre, se la memoria non mi inganna.. E guardo quelle scritte.. E mi ricordo.. Cosa ti porti a casa dopo una settimana qui? E cosa butti, cosa abbandoni qui, senza volerlo portare con te?

Sono passati tre anni in cui quel foglio è rimasto sepolto chissà dove e spunta fuori proprio ora, all'improvviso.. O forse.. Era destino..?

In tre anni di cose ne sono cambiate, gli amici, gli occhi, i pensieri, il carattere.

Domani, dopo tre anni, torno su per la prima volta senza coloro che quel foglio me l'hanno donato.. Perchè quando animi ti doni, regali un pezzo di te a qualcuno che forse lo custodirà gelosamente, o forse lo strapperà in mille pezzi. Ma ti doni. E io ho ancora troppa voglia di regalare piccoli pezzi di me, e sperare che un giorno crescano vicino alle stanze di coloro che io guardo con orgoglio..

Mancheranno quelle figure barbute, come i saggi, che mi sono stati vicini prima come animatori, poi come amici, poi come colleghi.. Sarà strano, sarà faticoso. E i pensieri che ho ora in testa sono tanti e tutti troppo incasinati..

La paura di non fare abbastanza, di non essere in grado di donarmi davvero, di deluderli è tantissima. Deludere quelli che io chiamo bimbi che bimbi ormai non sono più è davvero la mia paura più grande..

Voglio che si sentano a Casa.
Come loro han fatto sentire me per tre anni.


"La casa è il luogo fatto dalle persone che ti fanno stare bene, la casa è dove ti senti sicuro, protetto, amato."


Domani si torna a casa..

martedì 1 dicembre 2009

Censura


Io odio i viaggi extraurbani in pulman. Quei viaggi laceranti in cui sei seduto appiccicato ad uno che non sai chi è. In cui rischi di stare chiuso fuori perchè non hai il biglietto giusto, o secondo il controllore non lo è, o perchè non c'è più posto.

Oggi ho perso tre pulman. Tre fottutissime ore ad aspettare vicino a Porta Susa, dove la gente passa e ti apostrofa con "ciao bella" solo perchè hai una gonna.

Sono andata a Torino per quattro ore di lezione, sono partita alle sette e mezza, sono tornata alle sei. Osceno. I ferrovieri che scioperano, magari giustamente, magari no, li sta al singolo decidere, e nessun treno che parte. Staccati i fogli con gli orari, spariti i binari, cancellati i treni. Wow.

Stamattina alzarsi, correre fuori di casa, cercare, guardarsi attorno e non trovare, per capire di non essersi capiti, di nuovo. Il treno che si ferma a Stura. "..un piccolo ritardo per un guasto al treno che ci precede..". Ah bhe. Il freddo di Torino che ti entra nelle ossa.

I cracker che si spiaccicano in borsa e mangiarli diventa una tortura perchè sono solo briciole. Essere in debito con un'amica di un pranzo perchè non era previsto. Spendere praticamente tutti i soldi della ricarica per litigare e sentirsi sbattere il telefono in faccia. Continua non comunicazione. Avere di nuovo mal di stomaco.

Volersi tuffare sotto la doccia, cucinare dolci, volere che il week end arrivi in fretta, voler tornare a qualche giorno fa in cui tutto pareva roseo. Voler pranzare con un'amica e magari guardare un film insieme cazzeggiando e facendo le coccole al suo gatto. Bisogni primari conseguenti ad una pessima giornata che non è ancora finita. Ma il mio oroscopo del metro lo diceva. Dovrei fidarmi degli oroscopi. Sono di sicuro più affidabili dei geologi.

Un piccolo sfogo che mi permette ora di chiudere gli occhi, riaprirli e pensare che tutto si riassesterà. Smile little frog, it's all okay.

Qui ci starebbe il motto della Mastercard. Una giornata così non ha prezzo.


E come uno sciame di cavallette torno nel mio mondo fatto di cazzate e sorrisi e fame.