martedì 8 dicembre 2009

Neve



Sono di nuovo qui, a valle..

Ho davanti agli occhi una foto che mi colpisce e mi punisce, in un certo senso.
Sfondo nero, una gabbia, un divano, una ragazza. Lo zoom che si avvicina e mi fa vedere il suo volto. Sono io.

Torno a casa con quella foto. Con altre foto di sorrisi e mani e abbracci e smorfie strane. Torno a casa con tanti pensieri pesanti, davvero moltissimo. Io devo aprire quella gabbia, qualcun altro guarda da fuori una casa che crolla, altri ancora volano via.

Si torna a casa, pieni di amore, di affetto e di voglia di donarsi raccontandosi a chi non c'era. E si ottengono porte chiuse malamente in faccia. Si ottengono insulti e ci si accorge che nulla è cambiato. Che sono cambiata io dentro, tantissimo in poco tempo, ma qui il mondo è sempre uguale, sempre lo stesso.

Ma la corazza che su ho tolto e che ho rimesso per difendermi dal mondo che c'è qui mi protegge, mi fa scivolare addosso anche i vaffanculo che arrivano come pioggia, veloci, caldi, uno dietro l'altro. E si va avanti..

Quante lacrime in questi giorni, positive, addolorate. Quante lacrime che hanno bagnato spalle di persone che passavano, che mi hanno cercata, che ho cercato. Questo è stato un Campo terribilmente bello e faticoso. Che mi ha lacerata in due, poi mi ha ricucita e ora sono pronta a ripartire. Con qualcuno che mi prende in braccio e mi aiuta a camminare quando non ce la faccio da sola.

Sentirti contadino e albero che tenta di vivere senza il suo contadino, che in questi giorni ha pensato di morire ma poi si è accorto che accanto a se aveva altri alberi pronti a sostenerlo..

Quante parole vogliono uscire dalle mie dita e scriversi qui.. Quanti sorrisi vorrei far vedere al mondo per far capire quando bello è amare ed amarsi..

Un enorme grazie ai miei fratelli. Quello vero, reale, che mi ha guardato con gli occhi lucidi, che ha sfondato un muro e che mi ha visto piangere. E quelli che ormai lo sono diventati, che qualcuno ha deciso di mettere sulla mia strada, come piccoli, dolcissimi doni..

Per voi, per i miei alberi, per i miei contadini.. Grazie.


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