mercoledì 12 gennaio 2011

Cose che capitano


"Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?"

A volte faccio fatica a capire che il piangere, il ridere, il provare vergogna o avere il cuore che batte sono motivi più che validi per essere felici.

Questa estate voglio andare lontano. Voglio impormi di non restare qui. Voglio, perchè se non lo facessi poi so che me ne pentirei. Ma so già che io sono troppo legata per andarmene, anche solo per due mesi.

Tagliare i capelli, ritornare ad averli lisci, o comunque meno ricci di prima. Sorridere.

Pensare che il tempo a volte fa degli scherzi incredibili, che a volte prendi il telefono, guardi il mittente di un messaggio appena arrivato e capisci che essere grandi (rispetto a loro) significa anche mettersi da parte con la consapevolezza che se l'affetto era vero l'amicizia torna.

Sentirsi dire che gli occhi azzurri sono più belli, e contemporaneamente sentirsi dire che hai gli occhi penetranti, in cui ci si perde. Punti di vista.

Dare un bacio e per la prima volta pensare di averlo sprecato. Per una persona meno in equilibrio di me. Non è una bella sensazione.

Voler fare mille cose, volersi prendere 50 secondi di silenzio ma non averne la forza, perchè "fa paura fermarsi a pensare" (cit.).

Scoprire che i rapporti migliori durano nel tempo, dal 2006, nonostante le differenze che ci contraddistinguono, fa si che il cuore si allarghi di gioia. Perchè crescere insieme, crescere davvero, è sintomo di resistenza. Anche se ci si vede poco.

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