sabato 31 luglio 2010

Punto per punto


Okay, facciamo il punto.

.punto uno.
Oggi pomeriggio ho fatto giardinaggio pesante. Così non sono riuscita nè ad andare a trovare il mio amico artistico, nè tanto meno andare a salutare chi ormai è quasi fuori dall'Italia. Ho guadagnato però numerose punture di zanzare e una meravigliosa bolla da non-sono-abituata-ad-usare-quelle-stupide-forbici.

.punto due.
Per il giardinaggio di cui sopra non ho nemmeno finito di fare il borsone per partire domani. Il problema è che non ho nessuna voglia di partire. Ho paura. Non ho voglia di mettermi in gioco in un contesto simile. Nè di uscire fuori dall'Italia e mettere altre tre ore di distanza a quelle ventuno. Quattro giorni di silenzio totale e di "para". E quando gli equilibri si rompono è sempre un gran casino.

.punto tre.
Frequentare ragazzini mi fa perdere il buon senso nello scrivere. (Para, chiusura.. cisti.)

.punto quattro.
Oggi ho scoperto che Medjougorie è in Bosnia (o almeno, così dice googlemaps) e che è dalla parte opposta rispetto a dove andrò io. Una bella distanza che, anche in questo caso, romperà gli equilibri.

.punto cinque.
In questi giorni ho capito il valore delle parole. Del litigare per affetto. E del chiedere scusa. Quelle scuse inaspettate che portano a parlare, a chiarirsi, e a capire che se qualcuno ti da dei consigli, a volte in modo un pò brusco, non è per farsi i cavoli tuoi, ma perchè ti vuole estremamente bene. "Noi siamo il mondo che Parla."

I miei punti per ora finiscono qui.
Gli altri finiscono sulla mia Moleskine, che mi accompagnerà anche in Francia. Spero.


P.S (punto sei..) Penso che strizzare l'insalata come se stessi strizzando una maglietta sia una cosa un pò inquietante, ma in mancanza di coperchio del coso-strizza-insalata si fa anche questo.



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